servizi fotografici e video per eventi: arti visive, musica e teatro, cinema, moda, sport.
Oggi, l’utilizzo della cosiddetta creatività è un piacevole sforzo a cui sempre più realtà lavorative si stanno adeguando. Tuttavia è da sempre riconosciuto a certe attività la definizione di creative in senso stretto, univoco. In questi casi il fotografo professionista si ritrova a dover condividere eventi dove la personalità del committente si mette in gioco, scommette: ovviamente nel senso più alto della parola. In questi casi debbo saper registrare, o addirittura partecipare all’evento creativo con un ascolto pieno e collaborativo. Chiedere il massimo al mio talento ricordando sempre che è del talento del mio cliente che stiamo parlando
Fotografia e televisione: tutti i segreti del mio lavoro per valorizzare la vostra immagine
Arti visive, musica e teatro, cinema, moda, sport rappresentano delle attività creative in cui sono richieste strumentazioni per la ripresa fotografica e video di altissima qualità. Tutto il lavoro di postproduzione che effettuo in studio, benché ausiliato anch’esso da tecnologie di altissimo livello, deve partire da una raccolta del materiale di qualità mai inferiore a quello che di meglio offre il mercato. L’occhio del pubblico è ormai abituato a virtuosismi un tempo nemmeno immaginabili. La mia duplice esperienza nel campo fotografico e delle riprese televisive mi ha dato la possibilità di seguire negli anni questo genere di eventi nel loro continuo evolversi. Eppure ogni volta mi sembra di ricominciare daccapo. Anche i committenti di eventi di questo tipo (come i manager d’azienda che mi commissionano un servizio fotografico o un servizio video) trovano di solito un po’ di tempo per rileggere insieme a me una scaletta dell’evento, tuttavia fino all’ultimo momento del servizio sono attraversati da un continuo fremito creativo. Ho imparato col tempo ad affinare una specifica professionalità: raccogliere il materiale che poi andrà in postproduzione facendo tesoro di tutto quello che si definisce “mestiere” ma mantenendo quello sguardo innocente e curioso che voi chiedete ai vostri collaboratori, al vostro pubblico e a chi come me si occupa della vostra immagine.